Lavoro
Lavoro: come usare i social media senza essere scartati

Lavoro: come usare i social media senza essere scartati

La nuova guida Eures insegna a servirsi di post e tweet a prova di assunzione

Occhio ai post su Facebook e ai cinguettii su Twitter per chi cerca lavoro all’estero. A mettere in guardia i giovani è la nuova guida Eures (EuRopean employment services) Pronti a partire. Tutto ciò che dovete sapere sulle condizioni di vita e di lavoro all’estero… e non solo , un vero e proprio vademecum da tenere a portata di mano, per evitare di venire scartati sulla base di profili on line. Se si cerca un lavoro, suggerisce Eures, bisogna assicurarsi che la presenza on line non impedisca di trovare un’occupazione. «Da un’indagine condotta -spiega- è emerso che il 20% dei candidati è stato respinto in parte anche a causa delle informazioni raccolte dai datori di lavoro sui loro profili nei social network». «Se siete intenzionati a utilizzare i social media -avverte- per contattare i datori di lavoro, il vostro profilo dovrebbe essere coerente con l’immagine pubblica che desiderate dare di voi e i vostri account dovrebbero essere adattati alle aspettative dei vostri destinatari ideali, proprio come un curriculum vitae».

 

Per Eures è importante anche il tipo di foto del candidato scelta sul social network. «Pubblicate nelle pagine del profilo -consiglia- una vostra fotografia recente e adatta a un contesto professionale. Se utilizzate più profili di social network, fate in modo che siano coerenti tra loro. Dimostrerete in tal modo di essere consapevoli dell’importanza dell’identità e dell’immagine di marca, due fattori che consentono a un potenziale datore di lavoro di capire meglio la vostra identità». «Seguite le aziende che operano -precisa- nel vostro raggio d’interesse. Dimostrate di essere interessati al settore. Seguite le novità di quel settore specifico. Così facendo dimostrerete di essere aggiornati sulle novità. Formulate commenti costruttivi sulle campagne, le novità o i gruppi del settore o dell’azienda in cui intendete lavorare. Dimostrerete in tal modo di comprendere ciò che avete letto e i datori di lavoro potranno apprezzare le vostre competenze a livello analitico e di ricerca».

 

Contattate i dipendenti dell’azienda presso cui siete interessati a lavorare per raccogliere informazioni riguardo all’azienda stessa. Non sempre otterrete risposte, ma raccogliere il punto di vista dei dipendenti può essere utile per farsi un’idea di cosa significhi lavorare per quell’azienda o in quel determinato settore.

 

A monte di tutto è fondamentale la piattaforma social. «Se desiderate commentare eventi dal vivo o avviare -si legge ancora nella guida Eures- una conversazione in tempo reale, l’opzione migliore è Twitter. Se cercate informazioni su un’azienda o desiderate partecipare a un dibattito a livello professionale, probabilmente LinkedIn è una scelta migliore». Social media diversi possono essere usati in settori professionali diversi. «Se siete creativi, pubblicate -precisa- alcune delle vostre opere su www.reddit.com o create un cv infografico. Se operate nel settore dei video o del giornalismo, create un videocurriculum e caricatelo su YouTube. Accertatevi che il vostro materiale sia accessibile, inserendolo in un profilo professionale come LinkedIn oppure fornendo i link nel vostro cv».

 

Bisogna, inoltre, adeguare il profilo nei social media al settore professionale in cui si è interessati a operare. «Se si tratta di un ambito tecnico o informatico -dice Eures- mostrate queste competenze sul vostro profilo inserendo commenti ad articoli. Nel caso del marketing o delle relazioni pubbliche, mostrate le vostre competenze interagendo nelle conversazioni».

Tratto da La Stampa

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